Agricoltura biologica – Fa bene alla natura, fa bene a te.

Vini

Origine:

Il vino è il prodotto della fermentazione del mosto d’uva, ottenuto da uve appartenenti alla specie  Vitis vinifera L.

Il mosto è una soluzione zuccherina acida e presenta una composizione complessa data da acqua (65 -80%), zuccheri (15 -30 %), acidi organici (0,5 – 1,5%) e piccole quantità di altre sostanze come glucidi, sostanze azotate, tannini, polifenoli, vitamine ….

Nel caso di “vinificazione in rosso o in rosato” il mosto  è costituito per  l’80 -85% dalla polpa degli acini, per il 10 – 15% dalla buccia e per il 5% da vinaccioli ed è ottenuto attraverso un processo di diraspatura/pigiatura;  nella “vinificazione  in bianco”  le vinacce (bucce e vinacce) vengono separate attraverso differenti processi.

La trasformazione del mosto in vino avviene attraverso un processo di fermentazione, durante  il quale  gli zuccheri del mosto  vengono trasformati in alcool  ed anidride carbonica.

Poco dopo la pigiatura delle uve il mosto inizia spontaneamente a “bollire” liberando gas (CO2),  perde progressivamente  il suo sapore dolce e diviene via  via  più alcolico: si tratta  appunto del processo di fermentazione   (da fervere = bollire).

 

Il frutto:

Vitigni e vini

Con il termine di vitigno si indica una determinata varietà di vite, utilizzata  per la produzione di vino, riconoscibile  in base ad alcune caratteristiche ampelografiche  quali forma, colore e dimensione dei vari organi (foglie, grappoli, acini,…),  per i diversi periodi di maturazione e, soprattutto, per le differenti caratteristiche organolettiche dei vini che sono in grado di fornire (colore, bouquet, sapore).

I vitigni possono essere a bacca nera, bianca  o grigia   ed ammontano ad alcune miglia nel modo.

In Piemonte la coltura del vino si concentra prevalentemente nei sistemi collinari, quali Langhe, Roero, Monferrato ed i vitigni più diffusi sono: Moscato, Dolcetto, Nebbiolo, Barbera, Arneis, Chardonnay, Favorita, Freisa ….vitigno

Tecnica Colturale:

Curiosità:

Secondo alcuni  il frutto proibito che indusse al peccato Adamo ed Eva non fu una mela ma l’uva. La coltura della vite in realtà, così come l’arte della vinificazione,  ebbe probabilmente inizio in Mesopotamia, com’è testimoniato da alcune geroglifici che raffigurano i processi produttivi che avvengono in vigna ed  in cantina. E’ documentata l’esistenza di una prima “carta dei vini” che data 668 a.C. ove sono riportati  i 10 migliori vini mesi a disposizione del re degli Assiri Ashurbanipal

Fa bene perché:

Il vino, in quanto bevanda alcolica, deve essere consumato “responsabilmente”  da persone  adulte,   in buona salute,  prive di condizioni fisiche che ne sconsigliano il consumo, in quantità moderate, accompagnato da una dieta equilibrata e in momenti che non prevedano  la guida di veicoli e l’esecuzione di lavori pericolosi.

Fatte tali doverose premesse occorre evidenziare però che il vino, particolarmente   quello rosso, è molto ricco di sostanze antiossidanti e  polifenoli ed  in grado di esercitare un’attività di protezione dai rischi cardiocircolatori e di rimozione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.

 

In commercio:

ELENCO VINI D.O.C. e  D.O.C.G. DEL PIEMONTE

Vini D.O.C.G.

 

Alata Langa

Asti e Moscato d’Asti

Barbaresco

Barbera d’Asti

Barbera del Monferrato Superiore

Barolo

Bracchetto d’Acqui

Dolcetto di Diano d’Alba  o Diano d’Alba

Dolcetto di Ovada Superiore  o Ovada

Dogliani

Erbaluce di Caluso o Caluso

Gattinara

Gavi o Cortese di Gavi

Ghemme

Roero e Roero Arneis

Ruchè di Castagnole Monferrato

 

Vini D.O.C.

Alba, Albugnano, Barbera d’Alba, Barbera del Monferrato, Boca, Bramaterra, Calosso, Canavese, carema, Cisterna, Colli Torinesi, Colline Torinesi, Colline Novaresi, Colline Saluzzesi, Cortese Alto Monferrato, Coste della Sesia, Dolcetto d’Acqui, Dolcetto d’Alba, Dolcetto di Ovada, Far, Freisa d’Asti ,Freisa di Chieri, Gabiano, Grignolino d’Asti, Grignolino del Monferrato Casalese, Lanche, Lesosna, Loazzolo, Malvasia di Casorzo df’Asti o Casorzo, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato, Nebbiolo d’Alba, Piemonte, Pinerolese, Rubino di Cantavenna, Sizzano, Strevi, Terre Alfieri, Valli Ossolane, Valsusa, Verduno Pelaverga o Verduno

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