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È monregalese-cebano il primo Distretto del cibo ad indirizzo biologico in Piemonte

È monregalese-cebano il primo Distretto del cibo ad indirizzo biologico in Piemonte

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 Guarda il video al seguente  link  https://www.youtube.com/watch?v=Gch-J6rRxTA

Il primo Distretto del Cibo ad indirizzo biologico del Piemonte è una grande opportunità di valorizzazione e crescita economica e sociale in un’ottica di sostenibilità per il territorio monregalese e cebano. È quanto afferma Coldiretti Cuneo nell’annunciare la nascita del Distretto del Cibo Monregalese-Cebano ad indirizzo biologico, riconosciuto ufficialmente dalla Regione Piemonte che ne ha dato comunicazione al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ai fini dell’inserimento nel Registro nazionale dei Distretti del Cibo.

Presentato ufficialmente oggi a Vicoforte, il nuovo Distretto del Cibo è nato su impulso di Terramica, l’Associazione dei produttori biologici che in seno a Coldiretti tutela e rappresenta 350 aziende agricole biologiche piemontesi. Nato un anno e mezzo fa, il progetto è cresciuto e si è sedimentato sul territorio, nutrito dai numerosi incontri con i produttori e gli Amministratori locali, sino ad acquisire la forma di un Distretto dalla forte vocazione ambientale.

Nel corso della conferenza stampa di oggi, alla quale è intervenuto in videoconferenza il Presidente della Regione Alberto Cirio, il Responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo Franco Parola e il Capo Area Legale di Coldiretti Cuneo Mario D’Episcopo hanno illustrato le finalità e il piano di attività. Il Distretto del Cibo – hanno spiegato – intende preservare le risorse naturali, rinnovabili e non rinnovabili, promuovere la crescita di tutti i settori produttivi nel segno della sostenibilità e della circolarità, contribuire ad elevare le competenze e i livelli di benessere individuali e collettivi e promuovere i valori identitari di questo territorio. Il prossimo passo sarà la costituzione dell’Associazione deputata a regolare l’attività di Distretto e a portarne avanti il programma.

Sono 46.500 gli ettari coltivati sul territorio del Distretto – spiega Coldiretti Cuneo – di cui il 10% condotti con metodo biologico o biodinamico, e grandi le eccellenze agroalimentari e gastronomiche che ne sono frutto: Murazzano DOP, Raschera DOP, carne bovina di Razza Piemontese, pecora delle Langhe, Nocciola Piemonte IGP, Castagna Cuneo IGP, miele, vini DOC e DOCG, piante officinali, cereali antichi e un gran numero di PAT e De.Co. che testimoniano la ricchezza di queste terre, dalla castagna di Lisio al rubatà monregalese alle paste di meliga, solo per citarne alcuni.

Il Distretto – precisa la Coldiretti – si estende su un territorio di 65 Comuni della Provincia di Cuneo localizzati tra il confine con la Liguria, la pianura di Cuneo e Fossano e la Bassa Langa. Ad oggi ne fanno parte 107 aziende, la stragrande maggioranza delle quali biologiche, dedite alla produzione agricola, alla trasformazione e alla commercializzazione. Ben 27 Comuni, pari al 42% di quelli ricadenti nel territorio del Distretto, hanno già aderito o formalmente manifestato il pieno appoggio all’iniziativa impegnandosi in future collaborazioni; sostengono il Distretto anche il GAL Mongioie, l’Associazione Culturale Arboreto Prandi, il Comizio Agrario di Mondovì e il CFP Cebano-Monregalese.

Ma, come evidenzia il Presidente di Terramica Renato Suria, “il nostro Distretto è inclusivo e ricerca la massima condivisione di intenti perché siamo certi che il coinvolgimento e la sinergia fra tutti gli attori sul territorio sia la chiave di sviluppo vincente. Qquello di oggi è un punto di partenza importante e il Distretto resta aperto a chiunque vorrà sostenere la crescita delle nostre terre, l’espansione di tecniche produttive a basso impatto ambientale, il recupero e la valorizzazione di tradizioni e biodiversità e la salvaguardia di un paesaggio rurale che i nostri produttori si impegnano ogni giorno a curare e presidiare”.

“Il Monregalese e il Cebano hanno a disposizione un nuovo strumento capace di intercettare importanti risorse per l’avvio e il potenziamento di attività – dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – in grado di far crescere le filiere già consolidate e di innescare iniziative che valorizzino sinergicamente le produzioni, la cultura, le risorse naturali ed artistiche di questi territori”.

“Il Distretto del Cibo Monregalese-Cebano – conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – realizza in queste terre il Green Deal dell’Unione Europea, quella rivoluzione verde che porterà a ridurre del 50% l’uso dei fitofarmaci e dei fertilizzanti entro il 2030 e ad estendere, entro lo stesso anno, la superficie coltivata con il metodo biologico ad almeno il 25% del totale. Siamo sulla buona strada e continueremo ad essere in prima linea per confermare il primato green del nostro agroalimentare”.